29 agosto 2012

DESTRA E SINISTRA


Le ideologie un tempo c'erano, erano forti. C'erano i grandi politici di sinistra, c'erano i grandi politici di destra. Ognuno con delle idee che venivano prima degli interessi. E quelle idee le cercavano di portare fino alla fine. Potevano essere giuste o sbagliate, ma almeno ne avevano.
Oggi di fatto chi è di sinistra è perchè si siede in un determinato posto in parlamento (così come la destra). Urlano per le televisioni contro gli altri, anche se di nascosto sono grandi amici.
Cambiano nome, colore, bandiera politica. Creano sigle, tolgono sigle. Chi è democratico lo è solo con se stesso. Se qualcun'altro si appella a questo diritto diventa "fassista". Il Pdl invece è a favore della libertà, ma quando non si tratta della propria si diventa "comunisti".
E' tutto un grande inganno.
Al tempo, la sinistra di Berlinguer si batteva per gli operai. Era il grande partito dell'italia che contava meno, di chi non era ricco o potente. Come può permetteri Bersani di autodefinirsi di sinistra? Per quanto ne so, l'abolizione dell'art. 18 non è a favore degli operai. E come può Berlusconi definirsi di destra? Per anni i militanti di destra volevano giustizia ovunque, mentre lui si ritocca le leggi per sgusciare via dai processi.
Sono lì non per il popolo, ma per sè stessi. Gli italiani fanno la fame, mentre i loro partiti dal 1994 hanno mangiato più di 2 miliardi di euro, nonostante il famoso referendum.
Prendono per i coglioni tutti. Tutti!

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