18 ottobre 2011

QUELLA PUTTANATA DELLA LEGGE REALE

Più grossa non la poteva sparare Antonio Di Pietro, uno dei leader di quella "sinistra" falsa che vive da anni. Ricreare una legge Reale bis. Questo nome mette ancora i brividi ai reduci delle proteste degli anni '70. Una legge atroce, una legge che può tranquillamente essere stata attuta durante l'oppresione fascista.

Dice, infatti, l'articolo 14 che è permesso alle forze dell'ordine di usare legittimamente le armi per «impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona».
 L'articolo 5 vieta l'uso del casco e di altri elementi potenzialmente atti a rendere in tutto o in parte irriconoscibili i cittadini partecipanti a manifestazioni pubbliche, svolgentesi in pubblico o in luoghi aperti al pubblico.
Inoltre poteva essere attuato l'arresto preventivo, con un fermo di adirittura 96 ore, senza necessariamente ci fosse stato un reato.

Giorgiana Masi
In poche parole un poliziotto in mezzo ad una manifestazione poteva sparare alla folla per evitare che accadessero disordine.
Pensate solo un momento a cosa sarebbe potuto accadere con questa legge a Genova nel 2001, durante quel G8 dove morì Carlo Giuliani per colpa dei celerini e dei loro bastardissimi abusi di potere.
Pensate cosa sarebbe potuto accadere con questa legge sabato 15 a Roma.

Pensate cosa è accatuo, grazie a questa legge, il 12 maggio 1977 quanto un proiettile calibro 22 colpi GIORGIANA MASI (diciottenne all'epoca) che manifestava assieme a tante altre persone. Inutile dire che quella ragazza è morta. Morta come altre 253 persone sempre grazie, o per colpa, di questa legge.

Allora non spariamo cazzate per favore. Vogliamo veramente che venga ricreata una legge che ha ucciso? Una legge che ha ferito centinaia di persone? Pensateci.

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